Un polipo bioelettronico 🐙💡

📅 Febbraio 2024

🖊️ Alessio Coppola      

Per trattare varie patologie, come disordini neuronali e motori, negli ultimi decenni si stanno sviluppando dispositivi neuroelettronici in grado di modulare l'attivitĂ  nervosa mediante stimoli elettrici usando elettrodi intracellulari ed extracellulari.


Per portare tali dispositivi nella pratica clinica, ci sono ancora varie sfide: la naturale integrazione dei componenti elettronici nel tessuto neuronale, la stabilitĂ  a lungo termine e la disponibilitĂ  di modelli per testare in vivo l'azione neuromodulatoria dei dispositivi bioelettronici.


Uno studio dimostra come una particolare molecola organica semiconduttore, chiamata ETE-S, sia capace di attivare specifiche reti di neuroni nel polipo Hydra vulgaris stimolando il movimento di tentacoli e le contrazioni spontanee del corpo.


La ricerca dimostra l’importanza in bioelettronica di organismi modello, come i piccoli invertebrati acquatici, diventati preziosi strumenti di indagine per lo studio del meccanismo d’azione di composti neuro-attivi.


Inoltre l’inaspettata funzione neuromodulatoria svolta da un semiconduttore organico su una rete nervosa mostra l’importanza di studiare l’interazione tra strutture bioelettroniche e materia vivente per nuovi scenari in applicazioni biomediche.





Polipo Hydra vulgaris 

Credits:  Corvana, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons