La febbre dell'oceano 🌡️🌊

📅 Febbraio 2024

🖊️ Alessio Coppola      

Quanto è stata alta la “febbre” dell’oceano nel 2023?

Uno studio condotto da un team internazionale di ricercatori cerca di rispondere a questa domanda.


Nel 2023, la temperatura delle acque oceaniche, che ricoprono il 70% del pianeta e assorbono circa il 90% del calore causato dal riscaldamento globale, è aumentata di un valore compreso tra i 9 e i 15 ZettaJoule rispetto al 2022 nello strato compreso tra 0 e 2000 m di profondità 

(1 ZettaJoule equivale al doppio della quantità di energia che alimenta ogni anno l’economia mondiale).


Acque più calde possono modificare l’andamento meteorologico a livello mondiale. In particolare, la variazione di precipitazioni atmosferiche e l’evaporazione delle acque superficiali alterano la salinità dell’oceano, per cui aree salate continuano a divenire sempre più salate e aree con acqua più dolce continuano a diminuire la loro salinità, con conseguenze dirette sulla vita marina, sulle correnti oceaniche e sulle interazioni con l’atmosfera.


Il Mar Mediterraneo nel 2023 si conferma il bacino che si scalda più velocemente tra quelli analizzati nello studio, raggiungendo il valore termico più elevato dall’inizio delle rilevazioni moderne.


Continuare a monitorare la febbre degli oceani potrà permetterci di conoscere meglio gli effetti del riscaldamento globale, di sensibilizzare la società su questo tema e di stimolare l’adozione di misure di adattamento e mitigazione. 


Contenuto termico progressivo dell’oceano dalla fine degli anni ’50. La linea di riferimento corrisponde alla temperatura media dell’oceano calcolata nel periodo 1981-2010 e viene mostrata la differenza rispetto a questo valore. Le barre blu indicano acque più fredde rispetto alla media del periodo 1981-2010, mentre le barre in rosso rappresentano acque più calde.

(Cheng et al., 2024)