Elongazione🪐 

Il fenomeno che ci aiuta a scoprire nuove informazioni sui pianeti interni del Sistema solare

📅 Dicembre 2024 

🖊️ Claudia Consiglio

Mercurio è il pianeta più vicino al Sole e il più piccolo del Sistema Solare. La sua superficie è craterizzata e rocciosa, con una temperatura che può raggiungere i 430°C durante il giorno e scendere fino a -180°C durante la notte. Presenta una sottile atmosfera composta principalmente da idrogeno, elio e ossigeno.

La massima elongazione è un evento astronomico che cattura l'immaginazione di chiunque osservi il cielo. Questo fenomeno si verifica quando un pianeta interno, come Mercurio o Venere, raggiunge la sua massima distanza angolare dal Sole, vista dalla Terra.

Ma cosa rende la massima elongazione così speciale e perché è così importante per gli astronomi?


In astronomia, l'elongazione di un pianeta è l'angolo formato tra il Sole e il pianeta, visto dalla Terra. Ciò si verifica quando questo angolo raggiunge il suo valore massimo, ovvero quando il pianeta appare nel cielo il più lontano possibile dal Sole.  Per Mercurio questo angolo varia tra 18° e 28°, mentre per Venere può raggiungere tra 45° e 47°.

Questo evento è particolarmente significativo per gli astronomi amatoriali e professionisti che desiderano studiare questi pianeti interni.

Le orbite di Mercurio e Venere non sono perfettamente circolari, ma ellittiche, e ciò causa variazioni nei valori di elongazione massima. Inoltre l'inclinazione delle orbite rispetto al piano dell'eclittica contribuisce a queste variazioni. Questi fattori rendono ogni massima elongazione un evento unico con caratteristiche leggermente diverse ogni volta.


La misurazione di questo fenomeno richiede precisione e strumenti avanzati. Gli astronomi utilizzano telescopi e software di tracciamento per determinare esattamente quando un pianeta raggiunge la sua massima distanza angolare dal Sole. 


Queste osservazioni sono fondamentali per comprendere meglio le dinamiche orbitali dei pianeti e per calibrare modelli astronomici. Inoltre, la comprensione di questo fenomeno aiuta gli scienziati a prevedere le posizioni future dei pianeti, essenziale per missioni spaziali e studi astronomici avanzati.


Venere è il secondo pianeta più vicino al Sole e il più caldo del Sistema Solare. La sua atmosfera è composta principalmente da anidride carbonica, che crea un effetto serra estremo che intrappola il calore del Sole. La sua temperatura superficiale può raggiungere i 460°C, abbastanza calda da fondere il piombo.