Astronomia ultravioletta 🟣🔭
Una branca poco conosciuta dell'astronomia
📅 Agosto 2024
🖊️ Claudia Consiglio
Immagine generata dall'AI rappresentante lo spazio nell'ultravioletto
L'astronomia ultravioletta è una delle branche più affascinanti e meno conosciute dell'astronomia, che ci permette di esplorare l'Universo in modi che vanno oltre la percezione umana. Si occupa dello studio delle lunghezze d'onda ultraviolette dello spettro elettromagnetico, comprese tra 10 e 320 nanometri (nm), che sono invisibili all'occhio umano.
Questa disciplina ha avuto inizio con la scoperta dei raggi ultravioletti da parte di Johann Wilhelm Ritter nel 1801. Ma è solo con l'avvento della tecnologia spaziale che ha potuto svilupparsi pienamente. La prima osservazione spaziale nell'ultravioletto fu effettuata nel 1946 con un razzo sonda che osservò il Sole. Negli anni '60, la spettroscopia ultravioletta si è evoluta grazie all'uso di emulsioni fotografiche speciali e camere a vuoto.
L'osservazione nell'ultravioletto richiede strumenti sofisticati, poiché l'atmosfera terrestre assorbe quasi completamente queste lunghezze d'onda. I telescopi spaziali come Hubble e il Galaxy Evolution Explorer (GALEX) sono stati fondamentali per questo settore. Questi telescopi orbitano al di fuori dell'atmosfera terrestre, permettendo di catturare immagini e spettri ultravioletti con una precisione senza precedenti.
Galassia M81 osservata nell'ultravioletto
Rappresentazione artistica del telescopio GALEX
L'astronomia ultravioletta permette di studiare vari fenomeni cosmici:
- Stelle giovani e calde: le stelle nelle prime fasi della loro evoluzione emettono grandi quantità di radiazione ultravioletta. Questo ci aiuta a comprendere i processi di formazione stellare e l'evoluzione delle stelle.
- Mezzo interstellare: le osservazioni ultraviolette rivelano la composizione chimica, la densità e la temperatura del mezzo interstellare, fornendo informazioni cruciali sulla dinamica delle galassie.
Una delle scoperte più sensazionali dell'astronomia ultravioletta è stata la mappatura delle galassie vicine realizzata con GALEX, che ha rivelato dettagli sorprendenti sulla formazione stellare e sull'evoluzione delle galassie.
Fonti: Treccani, Passioneastronomia