formaScienza Roma
Quando un neurone non è... per sempre
01/02/2024
Sapienza Università di Roma
con Prof.ssa Maria Egle De Stefano, neuroscienziata, e con la Compagnia di improvvisazione teatrale I Bugiardini
Cosa accade quando un neurone è danneggiato? È destinato a morire o ha la capacità di recuperare e di sopravvivere?
Sono molte le cause che possono alterare la fisiologia e/o la sopravvivenza di un neurone: lesioni meccaniche, patologie genetiche, determinanti ambientali. In alcuni casi, anche malattie che non riguardano direttamente il sistema
nervoso possono avere un impatto sulla sua funzione, come nel caso della Distrofia Muscolare di Duchenne. Le alterazioni morfo-funzionali di circuiti neuronali possono verificarsi ad ogni età, e sono spesso associate a determinate fasi della vita (come l’invecchiamento), o avere inizio durante lo sviluppo embrionale, come le patologie del “neurosviluppo”, le cui manifestazioni si palesano solo dopo la nascita.
La ricerca nel campo delle Neuroscienze si dedica da sempre a comprendere i complessi meccanismi cellulari sottostanti alle alterazioni neuronali, al fine di individuare potenziali interventi terapeutici in grado di ritardare lo sviluppo delle neuropatologie o, in circostanze ottimali, di recuperare le funzioni neuronali compromesse.
Tra mente e cervello: identità e cambiamento in adolescenza
01/02/2024
Sapienza Università di Roma
Ospiti: Anna Maria Speranza - Psicologa e psicoterapeuta, Riccardo Williams - Psicologo Clinico e Psicoanalista Dipartimento di Psicologia Dinamica, Clinica e Salute
Conduce Cinzia Belmonte - Presidente associazione “Formascienza”
Esiste una fase di sviluppo che si definisce adolescenza. Quanto dura, quali ne sono le caratteristiche peculiari?
Le prospettive contemporanee sullo sviluppo cerebrale e gli studi evolutivi e clinici ci consentono di definire in modo sempre più accurato cos'è l'adolescenza nei suoi limiti temporali e nella sua natura di processo di cambiamento.
L’adolescenza va considerata un processo di riorganizzazione delle funzioni cerebrali che genera nuove e diverse connessioni tra aspetti cognitivi ed emotivi della mente, una mutata capacità di pensiero che danno vita ad una nuova consapevolezza e immagine di sé. È un percorso di crescita che prevede un dialogo continuo tra corpo ed esperienza, la scoperta di nuovi legami e forme di intimità, un diverso modo di prendere contatto con i propri pensieri e le proprie emozioni che generano il sentimento unico dell'identità personale, contrassegnato dal senso dell'autonomia della scelta, delle aspirazioni e dello sguardo sul futuro.
Neuroscienze e Psichiatria: cosa determina il comportamento e la salute mentale
11/01/2024
Associazione Aprês La Classe
con Igor Branchi, neuroscienziato, e Massimo Marraffa, filosofo
Come comprendere l’intricata trama tra mente, comportamento e cervello? Esiste un’area cerebrale che controlla le nostre emozioni o la nostra capacità di apprendere? La malattia mentale è causata in modo univoco alla disfunzione di specifici circuiti nervosi?
Cercheremo di esplorare la complessità di queste relazioni illustrando le attuali conoscenze sulle basi neurali del comportamento e sui determinanti della psicopatologia. Attraverso un approccio interdisciplinare che abbraccia filosofia e biologia, rifletteremo sui recenti progressi teorici e tecnologici e sulle strategie per identificare i fondamenti biologici del comportamento e della salute mentale. Infine, discuteremo il futuro delle neuroscienze e della psichiatria e il contributo di nuove strategie interdisciplinari per comprendere la complessità del rapporto tra mente e cervello.
L'epilessia tra arte, antiche credenze e nuove frontiere
21/03/2023
con Eleonora Palma e Gabriele Ruffolo, neuroscienziati
L'epilessia è una malattia neurologica estremamente diffusa caratterizzata da crisi ricorrenti causate da una ipereccitabilità anomala delle cellule nervose. Purtroppo questa malattia neurologica colpisce circa 1% della popolazione mondiale (in Italia circa 400-500.000 persone).
Nel corso della storia le credenze popolari sull'epilessia sono state le più variegate; basti pensare che nel tardo Medioevo la malattia era spesso collegata ad esperienze di possessione religiosa e le persone affette da epilessia erano considerate degli esseri demoniaci. Il fatto, poi, che di epilessia abbiano sofferto personaggi famosi (Giovanna D'Arco, Van Gogh, etc) ha contribuito a creare attorno a questa patologia un alone di mistero e di "fascinazione" al tempo stesso. Tra gli epilettici molto famosi ci fu anche lo scrittore russo Fedor Dostoevskij. Egli descrisse le sue crisi in modo dettagliato nel suo romanzo "L'Idiota", per bocca del principe MyÅ¡kin: "In quell'attimo, che aveva la durata di un lampo, la sensazione della vita e il senso dell'autocoscienza sembravano decuplicare di forza. Il cuore e lo spirito si illuminavano di una luce straordinaria".
Oggi per fortuna la "luce straordinaria" è quella accesa dalla scienza che ha studiato e proposto nuove ipotesi e meccanismi riguardo la genesi degli accessi epilettici.
Parleremo di epilessia farmaco resistente e dei nuovi approcci metodologici e terapeutici per le forme più gravi di questa malattia. Illustreremo l'epilessia come una delle conseguenze della neuroinfiammazione e/o di alterazioni della neurotrasmissione cerebrale. Infine, parleremo di epilessia nei bambini e di come questa influenzi il loro sviluppo cerebrale e cognitivo. Tutto questo, nel tentativo di trasformare quella "luce straordinaria" decritta da Dostoevskij, in una luce di novità scientifica e di speranza nella battaglia terapeutica contro questa malattia.
Viaggio tra le "stelle" che vegliano sul nostro cervello
09/02/2023
con Paola Bezzi, neuroscienziata, e con la Compagnia di improvvisazione teatrale I Bugiardini
Gli astrociti, un particolare tipo di cellule della glia, sono chiamate cosi per la caratteristica forma stellata conferita loro dai numerosi prolungamenti. Nel sistema nervoso queste cellule sono addirittura più numerosi dei neuroni, e anomalie degli astrociti potrebbero essere implicate in varie malattie del neurosviluppo nelle quali i neuroni e i circuiti nervosi si sviluppano male.
Gli astrociti sono cuochi che nutrono i neuroni producendo e rilasciando alcuni zuccheri. Ma sono anche spazzini che tengono pulito lo spazio tra neurone e neurone, rimuovendo sia sostanze di scarto sia eventuali eccessi delle sostanze che i neuroni usano per comunicare tra loro. È un ruolo molto importante per garantire il corretto equilibrio della trasmissione nervosa. Infine, ed è una delle nostre scoperte più recenti, sono baby sitter dei neuroni in via di sviluppo: se gli astrociti funzionano male, neuroni e circuiti nervosi si sviluppano male.
Complessità. Come Nobel insegna
13/05/2022
Con Federico Ricci Tersenghi, fisico e Luca Leuzzi, fisico
Cosa ha reso Giorgio Parisi un premio Nobel per la fisica? Di cosa si è interessato nella sua lunga carriera? Che vuol dire fare ricerca scientifica nel 21esimo secolo, in Italia e nel mondo?
Ne parleremo con Federico Ricci Tersenghi e Luca Leuzzi, suoi collaboratori da molti anni. Ci spiegheranno quanto siano “complessi” i sistemi disordinati, quale sia stato il cambio di paradigma prodotto dalle idee di Giorgio Parisi e l'importanza delle sue applicazioni in diversi campi e problemi, come il ”machine learning”, che tanto successo sta avendo in questi ultimi anni.
Covid-19 e salute mentale
13/05/2020
Con Grazia Attili, psicologa evoluzionista, e Antonio Onofri, psichiatra.
Dall’inizio dell’emergenza Covid19 molte persone riportano reazioni psicologiche e fisiologiche, spia di un forte disagio. Questi stati si sono amplificati quando è cominciato l’isolamento di massa.
Negli Stati Uniti, l'Associazione degli Psichiatri ha già lanciato l’allarme: dopo l’emergenza da Covid-19 ci aspetta una “pandemia psichiatrica”. E in effetti, anche in Italia, stiamo assistendo a un aumento impressionante di problematiche psichiatriche. Come mai la mancanza degli altri ha un impatto così forte sulla salute mentale? Quali sono le reazioni principali e quando dobbiamo allarmarci? Cosa possiamo fare per affrontare al meglio la situazione?
Il nostro cervello, che si è evoluto in un ambiente pieno di pericoli dove la sopravvivenza era assicurata dalla possibilità di mantenere contatto e vicinanza con altri individui, reagisce all’isolamento con un abbassamento dei livelli di neurormoni specifici con conseguenti effetti fisiologici e psicologici. Non tutti manifestano disagio. I disturbi psichiatrici e il loro decorso dipendono infatti da un’ampia gamma di fattori di rischio e protettivi, di ordine biologico, psicologico e sociale. Fattori importanti sono ad esempio le strutture di personalità di ciascuno e le esperienze relazionali precoci.
A partire dalle normali reazioni ai pericoli e alle minacce, ci interrogheremo sugli effetti psicologici e neurofisiologici della attuale situazione, sul rischio che le normali risposte allo stress possano divenire così pervasive e perduranti da configurarsi come vere e proprie manifestazioni cliniche di un disturbo. Verranno anche fornite alcune informazioni utili ad affrontare al meglio la situazione di emergenza, insieme alla breve descrizione di alcuni interventi psicoterapeutici specifici.